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Bandi per nuovi ristori: la Toscana stanzia 25 milioni di euro per le imprese

Tempo di lettura: 2 minuti

La giunta regionale ha approvato, lo scorso 29 marzo,  il pacchetto di interventi e le linee di indirizzo volte a sostenere le attività economiche penalizzate dalle restrizione imposte per arginare la pandemia da Covid -19

Gli aiuti saranno destinati alle aziende dell’artigianato artistico, ai ristoratori, a chi organizza eventi e cerimonie, alle imprese dello svago, alle palestre e alla filiera del turismo. Le imprese dovranno avere sede nel territorio regionale ed avere posizione contributiva regolare (DURC).

I primi bandi a partire saranno:

dal 16 al 30 aprile sarà possibile presentare domanda per le attività dell’artigianato artistico, iscritte in CCIAA con annotazione nella apposita sezione speciale del registro delle imprese (albo provinciale delle imprese artigiane), operanti nei  settori di attività specifici (tessitura; pelletteria; fabbricazione di prodotti in metallo e altri codici ateco).

dal 4 al 18 maggio sarà aperto il bando destinato alla filiera della ristorazione. Potranno presentare domanda le imprese e i liberi professionisti che esercitano attività di ristorazione e commercio all’ingrosso di prodotti alimentari (i ristoratori che hanno già ricevuto un contributo a valere sul precedente bando non potranno partecipare di nuovo).

dal 19 maggio al 3 giugno sarà aperto il bando destinato alle imprese e ai liberi professionisti dei settori eventi, cerimonie, svago e attività sportiva ( palestre; discoteche, sale da ballo night-club e simili; organizzazione di feste e cerimonie; commercio al dettaglio confezioni per adulti; commercio al minuto di cartoleria e festa; commercio di piante e fiori)

Seguiranno i bandi destinati a tassisti, guide, agenzie di viaggio e strutture ricettive per la cui attivazione si aspetta la conversione del decreto Sostegni del 13 marzo

Il contributo, di importo pari ad Euro 2.500,00 per ciascun beneficiario, spetta a condizione che l’ammontare del fatturato  dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 sia inferiore di almeno il 30,00% rispetto all’ammontare del fatturato  realizzato nel periodo dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019.

Per le imprese che si sono costituite nel corso del 2019, la verifica del suddetto calo di corrispettivi si effettua confrontando i mesi di operatività nel 2019 con gli stessi mesi nel 2020; per le imprese che, invece, si sono costituite nel corso del 2020, non è richiesto il requisito del calo dei corrispettivi ma il contributo spettante verrà riproporzionato rispetto agli effettivi mesi di operatività nel periodo di osservazione 1 gennaio 2020-31 dicembre 2020

La graduatoria delle domande ammesse è determinata in funzione della % di calo di fatturato registrato e con ordinamento decrescente, privilegiando quindi le domande presentate da imprese che hanno registrato un maggior calo di fatturato.

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