L’inflazione galoppa, i prezzi aumentano costantemente e il tuo stipendio sembra non valere più quanto una volta. La fiammata inflattiva del 2022 ha lasciato un segno profondo sulle economie di tutto il mondo, rendendo evidente quanto rapidamente possa erodersi il potere d’acquisto. In tempi come questi, può essere naturale lasciarsi prendere dal panico e cambiare le proprie strategie di investimento per tutelare il patrimonio faticosamente accumulato. Ma attenzione, questo potrebbe essere un grosso errore causato da un fenomeno chiamato “illusione della liquidità”.
Cos’è l’illusione della liquidità?
L’illusione della liquidità è una distorsione cognitiva che ci spinge a percepire la nostra ricchezza solo in termini nominali, senza tenere in considerazione fattori come l’inflazione e la tassazione che possono erodere il potere d’acquisto dei nostri risparmi. È una tendenza piuttosto comune, ma diventa particolarmente marcata nei periodi di alta inflazione come quello attuale.
Immaginiamo di avere 20.000 euro da parte. Vedendo questa cifra sul conto, magari si può pensare di essere finanziariamente “al sicuro”, almeno per le spese ordinarie. Ma è davvero così? Se quei 20.000 euro restano fermi sul conto, con un’inflazione al 2% annuo dopo 10 anni avranno un potere d’acquisto pari solo a 16.407 euro in termini reali. L’illusione della liquidità ci ha fatto percepire quei risparmi come più consistenti di quanto non siano in realtà.
Le reazioni irrazionali all’inflazione
Quando l’illusione della liquidità si accompagna a periodi di forte inflazione, il risultato sono spesso reazioni emotive e irrazionali che possono compromettere i nostri piani finanziari a lungo termine. Un investitore razionale cercherebbe di proteggere i propri risparmi investendoli in asset che tendono a crescere più dell’inflazione, come azioni o materie prime.
L’investitore caduto preda dell’illusione monetaria fa esattamente l’opposto: liquida gli investimenti “rischiosi” e si rifugia nella liquidità, nella falsa convinzione che così preserverà il valore dei suoi risparmi. Peccato che anche i contanti subiscano l’erosione dell’inflazione, facendo perdere costantemente potere d’acquisto.
Un esempio estremo è quello della negoziante tedesca negli anni ’20 (un periodo di iperinflazione per la Repubblica di Weimar) raccontato dall’economista Irving Fisher nel suo libro “The Money Illusion” (1928): la commerciante credeva di realizzare profitti perché vendeva le camicie a un prezzo superiore a quello di acquisto. Ma Fisher dimostrò che in realtà, a causa dell’iperinflazione di quel periodo, il potere d’acquisto dei suoi guadagni era inferiore ai costi di produzione, quindi stava di fatto perdendo soldi.
Come combattere l’illusione della liquidità?
Per evitare di cadere in questa trappola cognitiva, è fondamentale tenere sempre presenti i valori reali, al netto di inflazione e tasse, quando si valuta la propria ricchezza e si pianificano strategie di investimento. Può essere utile immaginare i propri risparmi come un’attività commerciale: se i costi di produzione (l’inflazione) aumentano ma il prezzo di vendita resta invariato, l’impresa inizia a perdere soldi. Stesso discorso vale per i risparmi.
Un altro accorgimento è chiedere aiuto a un consulente finanziario indipendente. Un professionista sarà in grado di costruire proiezioni accurate basate sulla vostra situazione patrimoniale, obiettivi, orizzonte temporale d’investimento e prospettive di mercato. Questo vi aiuterà a prendere decisioni razionali e coerenti, senza farvi condizionare dalle turbolenze economiche del momento.
In periodi di alta inflazione, è più che mai importante mantenere la lucidità e non farsi guidare dalle emozioni quando si tratta di gestire i propri risparmi. L’illusione della liquidità è un nemico subdolo, ma con le giuste strategie è possibile contrastarla ed evitare brutte sorprese per le nostre finanze personali.