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Moda tessile e accessori: in arrivo nuovi contributi a fondo perduto

Tempo di lettura: 2 minuti

Aprirà a breve il nuovo bando nazionale che da la possibilità alle imprese del settore moda, tessile e degli accessori, di ricevere un contributo a fondo perduto per la realizzazione progetti innovativi.

La misura, prevista dall’articolo 38-bis del “Decreto Rilancio” è finalizzata a “sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione, nonché allo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo” mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto.

I soggetti beneficiari della misura saranno quindi le piccole imprese operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori, non quotate e che non abbiano rilevato l’attività di un’altra impresa e che non siano state costituite a seguito di fusione, costituite da meno di 5 anni.

Saranno ammessi progetti di investimento, di importo compreso fra 50.000 euro e 200.000 euro, da avviare successivamente alla presentazione della richiesta di agevolazione, finalizzati:

  • alla realizzazione di nuovi elementi di design;
  • all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
  • alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi;
  • al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
  • all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.

Nello specifico, saranno ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento, relative a:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • brevetti, programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto;
  • capitale circolante, nel limite del 20% delle spese di cui ai precedenti punti, motivate nella proposta progettuale e utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:
    • materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
    • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    • godimento di beni di terzi;
    • personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti di investimento.

 

L’agevolazione consisterà in un contributo a fondo perduto pari al 50% dei costi ritenuti ammissibili, fino ad un massimale di 100.000 euro.

Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione saranno definiti con successivo provvedimento.

 

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